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Il criterio differenziale tra il delitto di rapina mediante minaccia e quello di truffa aggravata dall’ingenerato timore di un pericolo immaginario consiste nel diverso modo in cui viene prospettato il danno; in particolare si ha truffa aggravata quando il danno viene prospettato come possibile ed eventuale e mai proveniente direttamente o indirettamente dall’agente di modo che la persona offesa non è coartata nella sua volontà ma si determina all’azione od omissione versando in stato di errore; viceversa ricorre il delitto di rapina mediante minaccia quando il danno viene prospettato come certo e sicuro ad opera del reo o di altri advert esso collegati di modo che l’offeso è posto nella alternativa ineluttabile di subire lo spossessamento voluto o di incorrere nel danno minacciato. Cass. pen. sez. II 23 dicembre 2013 n. 51732

Tale orientamento si basa in primo luogo e principalmente sull’elemento letterale, affermando che “il capoverso dell’artwork. 628 cod. pen. impone claris verbis che la sottrazione della cosa preceda l’esplicazione di violenza o minaccia (“… adopera violenza o minaccia immediatamente dopo la sottrazione …”) sicchè l’agente, qualora – sorpreso prima di aver compiuto la sottrazione – usi violenza o minaccia al solo high-quality di fuggire o procurarsi altrimenti l’impunità, risponde non di tentata rapina ma di tentato furto, eventualmente in concorso con altro reato avente come elemento costitutivo la violenza o la minaccia … .

Secondo l’orientamento ampiamente maggioritario della Cassazione ed anzi consolidato fino al 1999, è configurabile il tentativo di rapina impropria nel caso in cui l’agente, dopo aver compiuto atti idonei diretti all’impossessamento della res altrui, non portati a compimento per trigger indipendenti dalla propria volontà, adoperi violenza o minaccia per assicurarsi l’impunità.

Al great della concessione dell’attenuante dell’integrale riparazione del danno prevista dall’artwork. 62 n. six c.p. il giudice di merito può tenere conto anche dei danni provocati a persone offese non costituite in giudizio o non identificate atteso che la materiale difficoltà di rintracciare tali persone non esonera l’agente dall’obbligo di risarcimento.

Le Sezioni Unite accolgono l'orientamento dominante: il legislatore, con l'espressione "immediatamente dopo" intendeva stabilire il nesso temporale che deve intercorrere tra i segmenti dell'azione criminosa complessa, ma non anche definire le caratteristiche, consumate o tentate, di tali segmenti. In altri termini, nella formulazione della norma svolge un ruolo centrale la necessità di un collegamento logico-temporale tra le condotte di aggressione al patrimonio e di aggressione alla persona, attraverso una successione di immediatezza.

La condotta punita dal reato di rapina è costituita dalla stessa azione di sottrazione e impossessamento tipica del furto a cui si aggiunge l’elemento della violenza alla persona o della minaccia.

Riconoscere la rapina impropria anche nell’ipotesi di sottrazione non realizzatasi costituirebbe una forzatura della chiara lettera della legge e si risolverebbe in un’applicazione analogica in malam partem, con il conseguente aggravamento del carico sanzionatorio, così che una riqualificazione giuridica del fatti potrebbe avere refluenza sul giudizio di proporzione ed adeguatezza della misura cautelare disposta.

(In applicazione di tale principio la Corte ha ritenuto configurabile il reato di rapina impropria consumata e non tentata in relazione alla condotta dell’imputata che dopo aver conseguito anche se for every breve tempo il possesso della refurtiva la abbandonava sulla by way of della fuga). Cass. pen. sez. II 27 maggio 2015 n. 22098

Secondo la tesi difensiva, la sottrazione non è rilevante sul piano dell’offesa tipica dei delitti di che trattasi, poichè è l’illecito impossessamento il fulcro della lesione tipica del furto e della rapina. La mancata sottrazione della cosa impedisce, inoltre, di considerare in un unico contesto teleologia) il tentativo di furto e la successiva violenza o minaccia for every conseguire l’impunità. Il soggetto che pur potendo non si appropria della cosa con violenza o minaccia dimostra, anche dal punto di vista soggettivo, un atteggiamento psicologico incompatibile con l’espropriazione violenta tipica della rapina impropria. Infine, secondo il difensore, sarebbe operazione contra legem applicare la medesima risposta punitiva all’ipotesi di mancata sottrazione seguita da reati contro la persona, proprio per la minore offensività di quest’ultima ipotesi, e sostenere il contrario significherebbe porsi in contrasto con il principio di legalità.

Invece, for each quanto attiene al contrasto con l’artwork. twenty five c. two della Costituzione, il Tribunale di Torino ha ritenuto che, sempre con riferimento all’ambito sanzionatorio diretto, i reati di furto e di violenza, ricompresi nell’ambito del reato complesso all’interno dell’artwork.

In definitiva, la mancanza di “sottrazione della cosa” impedisce che la violenza successiva possa assurgere anche solo al rango di “atto idoneo diretto in modo non equivoco” alla commissione di una rapina impropria” (Sez.

di disvalore soggettivo dipende in read more maniera determinante non solo dal contenuto della volontà criminosa (dolosa o colposa) e dal grado del dolo o della colpa, ma anche dalla eventuale presenza di fattori che hanno influito sul processo motivazionale dell’autore, rendendolo più o meno rimproverabile».

La rapina propria ritiene il ricorso alla violenza o alla minaccia nei confronti del soggetto passivo come una condotta immediata perpetrata for every vincere la resistenza della vittima: a seguito della violenza o minaccia il soggetto passivo è indotto a more info consegnare la cosa, a differenza invece di quanto avviene nell’estorsione (ex artwork.

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